L’obbligo di assumere categorie protette, la legge 68/99 e Dote Impresa
La gran parte degli imprenditori avrà sicuramente almeno sentito menzionare la legge 68/99. Questa è infatti forse una delle leggi più conosciute in Italia, in quanto impone alle aziende l’obbligo di assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette. Al tempo stesso essa non è però conosciuta a fondo: molti di questi stessi imprenditori la identificano come “la legge sull’obbligo di assunzione disabili”, senza sapere però veramente cosa stabilisca, che sanzioni imponga, o cosa richieda di fare.
Questo articolo è quindi dedicato a fare un po’ di luce su questo argomento, illustrando non solo le risposte a queste domande, ma anche altri dettagli sul suo funzionamento, su come soddisfare l’obbligo che stabilisce, e anche su come ricevere finanziamenti per queste assunzioni.
La legge 68 99: cos’è?
Iniziamo dunque parlando della legge 68 del 1999.
Come abbiamo menzionato, questa è la legge che stabilisce l’assunzione obbligatoria di categorie protette. In realtà le cose sono però un po’ più complesse, ed è necessario capire cosa comporti esattamente questo obbligo.
Le categorie protette: quali sono?
Per essere più precisi, la legge 68 del 99 riguarda infatti “la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro”. Questo obiettivo è raggiunto attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato, che assistono gli appartenenti alle categorie protette nel trovare impiego.
A questo punto, prima di proseguire, dobbiamo però fare un paio di chiarimenti sulla terminologia. Innanzitutto, al giorno d’oggi si preferisce evitare il termine “disabile”, in quanto percepito come scorretto e discriminatorio. Per quanto ancora di uso comune (oltre ad essere il termine effettivamente utilizzato nel testo della legge 68 99) sarebbe quindi meglio dire “portatore di disabilità” o “persona con disabilità”. Il termine “categorie protette” indica invece una categoria più ampia, ma è generalmente visto come un sinonimo. Più nello specifico, sono persone con disabilità:
- Quelle con invalidità civile, ossia con minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali o handicap intellettivi, che ne diminuiscono la capacità lavorativa di più del 45%;
- Quelle con invalidità del lavoro, ossia affette da danni fisici, mentali o psichici che impediscono di svolgere la propria professione, superiore al 33%;
- I non vedenti e i sordomuti;
- Gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio.
Oltre a questi, sono una categoria protetta anche:
- Orfani e coniugi di persone invalide o decedute per guerra, servizio e lavoro, oltre che per terrorismo e criminalità organizzata;
- Profughi italiani rimpatriati.
La legge 68 99 esiste quindi per assistere queste persone nella ricerca di un impiego.
L’obbligo di assunzione: come funziona?
Questa assistenza prende la forma di un obbligo imposto alle aziende, il già menzionato obbligo assunzione categorie protette. Come risulterà ovvio, ciò vuol dire che alle imprese è richiesto di assumere persone appartenenti a queste categorie, ma solo secondo regole specifiche. Infatti:
- L’assunzione categorie protette non è obbligatoria per le imprese con meno di 15 dipendenti. Vale peraltro la pena di menzionare che apprendisti e tirocinanti non rientrano in questo computo;
- Un’azienda con 15-35 dipendenti deve assumere almeno un lavoratore con disabilità;
- Un’imprenditore con 36-50 lavoratori alle sue dipendenze deve assumere almeno due persone portatrici di disabilità;
- Infine, qualsiasi datore di lavoro che abbia più di 50 dipendenti deve garantire che almeno il 7% di essi appartenga a categorie protette.
Ai datori di lavoro con più di 15 dipendenti, sia pubblici che privati, è quindi richiesto di trasmettere un prospetto informativo disabili. Questo documento riporta la situazione occupazionale dell’impresa nei confronti dell’obbligo di assunzione categoria protetta, e deve essere puntualmente aggiornato in caso di cambiamenti.
Quali sono le sanzioni per il mancato adempimento?
Per le aziende, rispettare gli obblighi assunzioni categorie protette è estremamente importante. La violazione di quest’obbligo può infatti portare a gravi sanzioni per un’impresa:
- Nel caso in cui l’inadempimento sia legato al mancato invio del prospetto informativo, l’impresa riceve una sanzione di 702,43€. Inoltre, a questa cifra si aggiungono altri 34,02€ per ogni giorno di ulteriore ritardo.
Per completezza, menzioniamo che il termine massimo per inoltrare il prospetto informativo è il 31 Gennaio. Esso non deve essere inviato ogni anno, ma, come abbiamo già detto, deve essere aggiornato in caso di cambiamenti che possano incidere sull’obbligo di assunzione; - Se invece l’inadempimento è legato alla mancata assunzione, l’imprenditore dovrà pagare una sanzione di 196,05€ al giorno, per ogni lavoratore richiesto e non assunto.
Detto questo, è anche importante notare che esiste una procedura di diffida per le aziende che non rispettano la normativa. In base ad essa, un imprenditore inadempiente può essere invitato a regolarizzare la situazione prima di essere sanzionato. Nel caso ottemperi all’obbligo, allora la sua sanzione verrà ridotta ad un quarto del valore previsto.
Ci sono degli esoneri?
Infine, dobbiamo anche menzionare che esistono alcune forme di esonero contemplate dalla legge 68 1999, per cui l’obbligo non si applica per:
- Il personale viaggiante di imprese di trasporto aereo, marittimo e terrestre;
- Il personale di cantiere e gli addetti di trasporto nel settore edile.
Bisogna però ricordare che questa esenzione si applica solo per queste categorie di dipendenti. Il personale amministrativo, ad esempio, deve comunque rispettare le assunzioni obbligatorie.
Inoltre, le aziende che non sono in grado occupare tutte le persone con disabilità loro richieste per motivi collegati alle loro attività possono richiedere un’esenzione parziale. Ciò può accadere in settori dove le attività lavorative sono particolarmente faticose, pericolose o richiedono modalità di svolgimento che sarebbero difficili da svolgere per invalidi. In tali situazioni un imprenditore può quindi versare un contributo esonerativo di 39,21€ al giorno per ogni lavoratore non assunto.
Dote Impresa: gli incentivi per l’assunzione di categorie protette
Concludiamo questo articolo parlando di incentivi. Esistono infatti alcune agevolazioni mirate ad assistere le imprese nel soddisfare gli obblighi di assunzioni per categorie protette. In Lombardia queste prendono la forma del bando “Dote Impresa”, che offre una varietà di contributi alle aziende. Più nello specifico:
- Fino a 19.200€ di incentivi per l’assunzione di lavoratori in categoria protetta;
- Fino a 4000€ di rimborso per l’attivazione di tirocini;
- Altre agevolazioni per l’accesso a servizi di consulenza, per l’acquisto di ausili e l’adattamento del posto di lavoro e per la realizzazione di un’isola formativa per l’orientamento e l’inserimento al lavoro;
In altre parole, questo bando è un ottimo modo per trasformare un obbligo in un’opportunità di finanziamento.
Inoltre, è utile ricordare che l’assunzione di categorie protette non è soltanto un obbligo. Se gestito correttamente esso può infatti diventare un’utile opportunità, che permette di acquisire e formare nuove, valide, risorse.
È proprio per questo motivo che CLOM BIZ offre dei servizi mirati ad aiutare le imprese. Questo ente milanese può infatti supportare le aziende:
- Nel selezionare i candidati più idonei ai loro bisogni;
- Nell’organizzare la loro formazione e i tirocini;
- Nel gestire le pratiche amministrative e burocratiche necessarie per fare richiesta di finanziamento a Dote Impresa;
- Nell’inserire il nuovo assunto, e nel formare il team e il tutor che lavoreranno con lui, in modo che siano preparati ad accoglierlo.
Se ti trovi a dover assumere un lavoratore con disabilità ti suggeriamo quindi di rivolgerti a CLOM BIZ a Milano, che ti permetterà di soddisfare l’obbligo imposto dalla legge 68/99 in maniera molto più facile e vantaggiosa per te.