CLOM Biz per te

Attivare stage in Lombardia: una guida step-by-step

Le regole e i passaggi da seguire per attivare stage in Lombardia

Lo stage o tirocinio è uno strumento di grande utilità per le imprese, per quanto spesso incompreso e sottovalutato. Uno dei principali motivi dietro a questa mancanza di utilizzo (e, di conseguenza, di comprensione) è la procedura di attivazione. Il processo di attivare stage può infatti fare paura ad un imprenditore, richiedendo assistenza esterna, diversi passaggi, e la compilazione di documenti. In realtà, attivare un tirocinio è molto più semplice di quanto non possa sembrare, e richiede solo un minimo di intervento da parte dell’impresa.

Vediamo dunque di fare un po’ di luce su questo argomento, andando ad esaminare l’intero processo di attivazione, step-by-step. Inizieremo discutendo dei requisiti necessari per attivare uno stage, concentrandoci in particolare sulla fondamentale figura dell’ente promotore. Successivamente analizzeremo il processo di attivazione tirocinio extracurriculare nel dettaglio, dedicando particolare attenzione alla documentazione richiesta. Infine vedremo alcune indicazioni che dovrebbero essere rispettate dall’azienda nel corso dello stage.

Cosa serve per attivare un tirocinio extracurriculare? Quali sono i requisiti necessari?

Attivare un tirocinio extracurriculare richiede che siano rispettati tre requisiti principali, ossia che siano presenti:

  1. Un tirocinante;
  2. Un’azienda ospitante;
  3. Un ente promotore.

Il tirocinante, o stagista, è, come si può immaginare, la persona che partecipa al tirocinio. Nella selezione dello stagista non esistono particolari obblighi da rispettare. Le uniche limitazioni sono che il partecipante non può aver precedentemente lavorato o partecipato ad un tirocinio presso l’azienda ospitante, e il numero di stagisti in un’azienda è limitato dal numero di dipendenti. Per il resto, età, titolo di studio, stato occupazionale e altro non influenzano la situazione.

L’azienda ospitante, piuttosto ovviamente, è l’impresa che sta cercando di attivare tirocinio. Anche qua non ci sono limitazioni particolari: qualsiasi impresa può approfittare di questo strumento.

Infine abbiamo l’ente promotore. Questo svolge un ruolo unico ed estremamente importante nell’attivazione stage extracurriculare, che per molti versi dipende dalla sua presenza. È infatti l’ente promotore che si occupa di gestire la maggior parte dei passaggi in questo processo, e che supervisiona gli stage aziendali. Per poter operare, un ente promotore deve essere accreditato presso il Ministero del Lavoro, o avere un accreditamento regionale. Tipicamente, nell’ambito del tirocinio extracurriculare ciò si traduce in un’agenzia per il lavoro.

Tutti e tre, stagista, impresa ed ente promotore, devono essere presenti per attivare un tirocinio. L’ente promotore, in particolare, è necessario per dare valore legale a quello che è spesso (erroneamente) chiamato “contratto di stage”.

Il processo di attivare uno stage in azienda: come funziona?

Iniziamo questa sezione facendo chiarezza su una cosa: lo stage è un percorso formativo, non un rapporto di lavoro. Il tirocinante non è un dipendente, non ha gli stessi doveri (o diritti), e non esiste un contratto di tirocinio. Tuttavia, molto spesso ci si riferisce alla combinazione di due documenti, convenzione e progetto formativo, come ad un contratto, in quanto essi svolgono un ruolo simile.

Tornando al nostro discorso, l’attivazione tirocinio richiede che sia completata una serie di passaggi, ossia:

  • Stipulare una convenzione tra ente promotore e soggetto ospitante. Questa contiene dati legali e aspetti normativi del tirocinio;
  • Redigere un progetto formativo. Questo documento specifica durata, modalità di svolgimento, obiettivi e altri dettagli sul tirocinio;
  • Selezionare un tutor aziendale. Il tutor aziendale è scelto dall’impresa, e si occupa di affiancare, assistere ed istruire lo stagista;
  • Selezionare un tutor con responsabilità di supervisione. Scelto dall’ente promotore, questo secondo tutor ha l’incarico di monitorare e supervisionare gli stage extracurriculari, e di offrire assistenza ad azienda e tirocinante dove necessario;
  • Assicurare il tirocinante. Il partecipante ad uno stage deve essere obbligatoriamente assicurato per la responsabilità civile e, quando previsto, anche contro gli infortuni sul lavoro.

È importante notare che ad occuparsi della maggior parte di questi step è l’ente promotore. Anche la convenzione e il progetto formativo sono stilati da quest’ultimo, sebbene accordandosi con l’impresa. L’intervento dell’azienda ospitante è strettamente richiesto solo nel selezionare il tutor formativo.

Infine, una volta compiute queste preparazioni bisogna anche informare la Regione dell’attivazione stage tramite una comunicazione telematica sull’apposito portale. Fatto ciò diventa quindi possibile dare inizio al tirocinio.

Cosa bisogna fare una volta attivato lo stage?

Ci sono, infine, alcuni obblighi e indicazioni che l’impresa ospitante dovrebbe conoscere e rispettare nel corso dello stage in azienda.

Innanzitutto è importante ricordare che il tirocinio è retribuito. Non essendo un rapporto di lavoro, allo stagista non spetta uno stipendio, ma un’indennità di partecipazione. Il valore di questa dipende da alcuni fattori, ma in Lombardia tende ad aggirarsi tra i 500 e gli 800 euro al mese. Detto questo è importante ricordare che può anche essere inferiore (il minimo è di 300 euro) o superiore a queste cifre.

Secondariamente, lo stage è un percorso formativo, e quindi il tirocinante deve essere affiancato dal tutor e venire formato.

In terzo luogo, è opportuno tenere a mente che, in quanto lo stagista non è un lavoratore, i suoi diritti e doveri sono differenti. In particolare, egli non ha diritto a ferie, permessi o giorni di malattia, e non è previsto il versamento di contributi. Detto questo, egli può comunque assentarsi per questi motivi, ma ciò richiede una procedura diversa e più snella rispetto ad un normale dipendente.

Infine, bisogna sapere che il tirocinio può essere sospeso, prolungato o interrotto. Più nello specifico:

  • In caso di infortunio, grave malattia, maternità o chiusura aziendale lo stage extracurriculare può essere temporaneamente sospeso;
  • È possibile prorogare un tirocinio, purché rimanga entro i limiti di durata massima stabiliti;
  • Il tirocinante può, in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, interrompere il tirocinio. Anche l’ente promotore e il soggetto ospitante possono interrompere lo stage, ma solo fornendo giustificazioni gravi e oggettive.

Cerchi un ente promotore? Clombiz offre numerosi servizi per renderti l’attivazione tirocinio ancora più semplice

Per concludere, suggeriamo alle aziende interessate nella possibilità di attivare un tirocinio di fare riferimento a Clombiz a Milano. In quanto ente promotore certificato da Regione Lombardia Clombiz può infatti assistere le imprese nell’attivare uno stage in azienda, offrendo inoltre una varietà di servizi per semplificare il processo. In particolare, Clombiz garantisce:

  • Una piattaforma online dedicata, che semplifica la gestione dello stage e permette di attivare il tirocinio in sole 48 ore;
  • La realizzazione di un progetto formativo personalizzato in base alle esigenze dell’impresa;
  • Un consulente specializzato sempre a disposizione per assistere le aziende in caso di bisogno.